Casa Cervi: martedì 12 luglio la seconda serata del Festival di Resistenza 2022 con “Questa è la mia vita” di L.O.F.T.

Martedì 12 luglio 2022 si terrà la seconda serata del Festival Teatrale di Resistenza a Casa Cervi, giunto alla sua 21esima edizione e organizzato dall’Istituto Alcide Cervi in collaborazione con Boorea Emilia Ovest.

In questa seconda serata ha va in scena Questa è la mia vita, di L.O.F.T. / Progetti&Teatro.

 

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Comunicato stampa

Festival di Resistenza 2022

Festival 2022: il programma completo

Martedì 12 luglio

Ore 21.30
L.O.F.T. / Progetti&Teatro
QUESTA È LA MIA VITA
tratto dal libro Gentilissimo sig. Dottore, questa è la mia vita di Adalgisa Conti
adattamento drammaturgico Carlo Ferrari, Sandra Soncini
con Sandra Soncini
regia Carlo Ferrari

Seguendo il percorso autobiografico di Adalgisa Conti, ricostruito attraverso le lettere recuperate dalla sua cartella clinica, Questa è la mia vita si sviluppa come un viaggio dentro una memoria individuale, dove il Teatro diventa strumento di denuncia e di lotta contro quelle istituzioni che segregano e contro la violenza del sociale sulle donne.

Al termine dello spettacolo “Degustando il Teatro. Voci autorevoli incontrano la Compagnia” insieme a Roberta Gandolfi, docente di Storia del Teatro Contemporaneo dell’Università di Parma.

Degustazione dei prodotti dell’Azienda Caseificio Agricolo “Milanello Terre di Canossa” (Campegine, Re)

INFORMAZIONI E PRENOTAZIONI

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Ingresso a offerta libera. Prenotazione consigliata su EventBrite o ai numeri 0522-678356 o Tel/WhatsApp 333-3276881. Gli spettacoli si terranno all’aperto presso l’aia di Casa Cervi. In caso di maltempo gli spettacoli si terranno al chiuso presso la Sala Teatro Polivalente di Praticello di Gattatico (Reggio Emilia).

Durante le serate di spettacolo Casa Cervi rimane aperta ai visitatori. 

Adalgisa Conti viveva ad Anghiari e aveva 26 anni. Si era sposata tre anni prima ed era considerata intelligente ed estrosa. Il ricovero coatto in manicomio ad Arezzo era avvenuto perchè “…affetta da delirio di persecuzione con tendenza al suicidio”. Nella sua cartella clinica ci sono, per il periodo che va dal ricovero al marzo 1914, diverse sue lettere che rivelano più di qualsiasi altro documento, quale delitto sia stato istituzionalmente e culturalmente consumato sulla mente e sul corpo di questa donna, dotata di qualità non comuni. “Questa è la mia vita” vuole dare testimonianza del suo vissuto di ragazza, donna e moglie, restituendole quella dignità e quell’amore che avrebbe meritato.

«Ci siamo avvicinati a questi scritti, con profondo rispetto e molta cura. Abbiamo conosciuto la vita di Adalgisa e ci ha appassionato. Il lavoro teatrale vuole ricordare queste sue testimonianze, questi suoi momenti di vita. Un prima e un dopo. Un prima da libera e un dopo da reclusa. Il dopo è diventata la vita in manicomio, “la degradazione del suo corpo, divenuto strumento di una esistenza puramente vegetativa e oggetto offerto alla manipolazione e allo sfruttamento che l’istituzione ne farà, impegnandolo in attività lavorative servili e degradanti.” La storia di Adalgisa quindi, ha bisogno di grande affetto, vicinanza, corpo e voce. Il teatro attraverso i suoi scritti, si trasforma in strumento di denuncia e di lotta contro le istituzioni segreganti e contro la violenza del sociale sulle donne».

L’Associazione Culturale L.O.F.T. (Facebook) è l’unione di attori, registi, musicisti, danzatori, drammaturghi, video maker, organizzatori e tecnici, da molti anni presenza preziosa e costante nelle varie attività culturali e progettuali della loro città, Parma, e sul territorio nazionale. Diverse e specifiche identità artistiche con più progetti da condividere e nei quali far convergere le proprie esperienze e competenze, indirizzando il loro credo artistico verso le situazioni più difficili, creando rete fra le diverse realtà associative e recuperando spazi e luoghi dimenticati o in degrado.

L’Associazione Culturale Progetti&Teatro nasce con l’intento di promuovere, valorizzare, programmare, diffondere la cultura teatrale e i linguaggi artistici annessi al teatro, anche attraverso la gestione di spazi ad interesse culturale.  Il suo intento, oltre a contemplare la produzione spettacolare, è quello di dare ampio spazio alla diffusione del sapere teatrale tra i bambini, giovani, adulti e le persone in difficoltà attraverso la creazione di laboratori, seminari, confronti, favorendo così la realizzazione di un rapporto più organico tra teatro e mondo dell’educazione e del sociale.

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