IL PRIVATO E LA STORIA: TRAME AL FEMMINILE > 12 aprile, 2 e 3 maggio

Istituto Alcide Cervi, Università degli Studi di Parma, Comune di Parma e MUP Editore
presentano il ciclo di incontri

IL PRIVATO E LA STORIA: TRAME AL FEMMINILE 

Gli incontri si terranno nella Sala delle Feste di Palazzo Sanvitale, Sede di Intesa Sanpaolo (P.le J. Sanvitale, 1 – Parma)

Martedì 12 aprile, ore 17.00
Saluto di
Marzio Dall’Acqua Presidente MUP Editore
On. Albertina Soliani Presidente Istituto Alcide Cervi
DONNE IN “GUERRA”. DALLA TESTIMONIANZA ALLA NARRAZIONE
Ne parlano Raffaella Gozzini, Istituto Scienze Umane A. Sanvitale, e Paola Varesi, Istituto Alcide Cervi

Lunedì 2 maggio, ore 17.00
Saluto di Luigi Allegri Direttore del Dip. LASS – Università di Parma
STORIE COMUNI, STORIE DI DONNE
Dialogo con lo scrittore Andrea Vitali
Moderano Raffaella Gozzini e Carlo Varotti

Martedì 3 maggio, ore 17.00
LE DONNE E LA GRANDE GUERRA
Dialogo con lo scrittore e giornalista Pier Paolo Cervone
Introduce Annamaria Cavalli, Presidente del Corso di Laurea in Giornalismo – Università di Parma

ingresso libero

INFO: Segreteria Dipartimento Italianistica 0521.032355

PALAZZO SANVITALE 9La storia delle donne, la ricerca e la raccolta di testimonianze al femminile, da sempre significative nella programmazione delle attività del Cervi.

Il 70° anniversario del voto alle donne, di cui presto celebreremo l’anniversario, ci richiama ad un passo ulteriore di approfondimento del ruolo chiave che le donne hanno svolto nella conquista delle Istituzioni democratiche, in un tempo in cui esse organizzavano forme di intervento per le rivendicazioni di diritti fino ad allora mai riconosciuti.

Allo stesso tempo deve essere chiara l’esigenza di dare voce e visibilità alla pluralità delle forme attraverso cui questa presenza si è raccontata a tramandata, cosi come intende fare questo ciclo di conferenze, che significativamente richiama nel sottotitolo ‘la trama della storia’.

Prova anche

Il cuore contadino – In ricordo di Gigi Cervi

Nel ricordare Luigi Cervi, scomparso poche ore fa, non si può che partire dal suo sguardo timido e buono, che scrutava con attenzione e osservava con capacità di lettura. Di poche parole, precise e puntuali. Da quel sorriso accogliente e schivo che ha sempre messo tra sé stesso e l’umanità, tra la sua persona e la storia di cui faceva parte. Aveva un modo tutto suo per esserne orgoglioso, per essere un portatore fiero; eppure, discreto della vicenda Cervi, con tutto quello che era diventata, e che rappresenta oggi.