18° FESTIVAL TEATRALE DI RESISTENZA: SPETTACOLI VINCITORI – DAL 7 AL 25 LUGLIO A CASA CERVI

Giunge alla 18^ edizione

IL FESTIVAL TEATRALE DI RESISTENZA

Casa Cervi dal 7 al 25 luglio 2019

Rassegna di teatro civile contemporaneo ideata e promossa dall’Istituto Alcide Cervi insieme a Cooperativa Boorea, con il patrocinio e la collaborazione di numerose istituzioni e realtà teatrali.

7 spettacoli di Teatro Civile provenienti da tutta Italia,
che guardano non soltanto alla Resistenza storica, ma anche alle Resistenze delle donne, degli uomini, dei giovani provenienti da tutto il mondo e alle grandi questioni che interessano la vita e la società contemporanea.

con il sostegno di Pro.Ges. e il patrocinio di: Istituto per i Beni Culturali della Regione Emilia-Romagna, Provincia di Reggio Emilia, Provincia di Parma, Comune di Reggio Emilia, Comune di Parma e Comune di Casalmaggiore. Il Festival è reso possibile grazie alla collaborazione e al contributo di: Festival ErmoColle, Fondazione I Teatri di Reggio Emilia, Arci Parma, Indiosmundo, Associazione Culturale dai Campi Rossi, Strada dei Vini e dei Sapori Colline di Scandiano e Canossa.
Il programma del Festival è inserito nella rassegna Restate 2019 del Comune di Reggio Emilia.


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18° Festival Teatrale di Resistenza: spettacoli vincitori e motivazioni della Giuria.

Giunto al diciottesimo anno di vita, il Festival Teatrale di Resistenza è diventato davvero grande. Nel tempo ma anche nello spazio della collettività. Sondandone in lungo e in largo l’intreccio complesso di problemi e aspirazioni, attraverso i mezzi di indagine e acceso stimolo dell’arte del teatro. Il Teatro del resto è altresì arte dello stare insieme, qui e adesso, provando a interrogare un futuro che sia di sviluppo e progresso reciproco, nonostante il ripetersi di strette inumane della grande Storia.

Seguendo una tale ottica, dunque, la Giuria di questa edizione del festival ha inteso proseguire una pratica di condivisione anche delle risorse economiche messe a disposizione dei vincitori della rassegna, attribuendo ciascuno dei tre premi a un’esperienza teatrale diversa. Continuando perciò, com’è consuetudine della manifestazione, a sostenere nella maniera più ampia possibile un bene culturale e di partecipazione sociale che è di tutti. Nessuno escluso.

Tanto più quest’anno, in cui i voti attribuiti dagli spettatori si sono avvicinati in modo sorprendente, pur con i debiti distinguo, a quelli espressi dagli esponenti della Giuria.

La quale assegna, quindi, il 1° Premio allo spettacolo Alfonsina Panciavuota della compagnia Teatrodallarmadio con la seguente motivazione:

Una favola nera di riscatto, scritta e interpretata da Fabio Marceddu con cura artigianale, lavorando per sottrazione la propria recitazione vibrante che tocca e commuove nel risuonare solitario di più voci e figure. Una creazione incardinata nella finissima regia di Antonello Murgia che disegna l’itinerario iniziatico e liberatorio di una donna povera, venduta a soli dieci anni d’età a una famiglia di proprietari minerari: detentori di un potere oppressivo e violento nella Sardegna del secondo dopoguerra del secolo scorso. Un’opera capace di restituire il nodo di storie di una generazione di madri e donne non solo sarde, ma di ogni luogo e tempo dove c’è un’Alfonsina Panciavuota affamata di equanime rispetto, giustizia e amorevole dignità contro le tracotanze dei potenti.

Il 2° Premio attribuito della Giuria incontra il favore decretato dal voto degli spettatori per lo spettacolo Dita di dama interpretato dalla sola Laura Pozone e da lei diretto con Massimiliano Loizzi, per la produzione di Teatro della Cooperativa e Aparte ali per l’arte.
Tuttavia, sulla base del principio di condivisione delle risorse economiche prima esposto, e tenendo comunque conto di taluni aspetti di apprezzabile valore artistico, la Giuria ha deciso – in modo insindacabile – di assegnare il secondo posto allo spettacolo Fontamara del Teatro Lanciavicchio, dal noto romanzo di Ignazio Silone; ribadendo al contempo la propria piena soddisfazione per il Premio del Pubblico attribuito allo spettacolo Dita di dama di e con Laura Pozone.

Per cui, ricapitolando, la Giuria dichiara vincitrice del Premio del Pubblico la pièce Dita di dama a cui si dedica la seguente nota di merito:

Una creazione teatrale che diverte e fa riflettere, ricordando come il divenire storico presenti anche vicende di vittoria – per quanto sofferte e a duro prezzo – riguardanti i diritti sociali, civili e lavorativi delle persone. Tutta sola sul palco, Laura Pozone risalta per la capacità recitativa ariosa e nitida nel tratteggiare i contorni precisi di una ricca selva di personaggi, rendendoli immediatamente riconoscibili e ricollegabili al flusso scenico della storia da parte dello spettatore. Dal libro omonimo di Chiara Ingrao e in un impianto registico oltremodo sobrio, la Pozone riesce a fare luccicare con trascinante brio il romanzo di formazione di una donna. La quale cresce e si supera, nei suoi limiti e paure, quando diventa parte attiva di qualcosa di più grande di lei: ossia, una comunità autentica e copartecipe nel sogno di una vita migliore per ognuno.

Infine, 2° classificato per decisione – come si è detto – della Giuria, è lo spettacolo Fontamara della compagnia del Teatro Lanciavicchio in coproduzione con il Teatro Stabile d’Abruzzo, con la seguente motivazione:

Lungo un tragitto di drammaturgica linearità, prende corpo e polifonia di voci l’epica popolaresca dei «cafoni» dell’arretrata Marsica abruzzese, ritratti dalla penna di Ignazio Silone durante gli anni dispotici del fascismo. La regia compone una cerimonia ieratica che evoca un quartetto nerovestito di testimoni, sempre seduti davanti a una vuota schiera di sedie e accanto a uno dei figli sopravvissuti a quella terra martoriata da sfruttatori collusi con il potere fascista. Convincono le sporcature dialettali inferte dai quattro attori al testo e la loro coesione, che crea maggiore empatia verso gli spettatori. Apprezzabile pure il riferimento all’attualità, anche se non pienamente riuscito né sviluppato, grazie alla presenza del figlio superstite dal colore della pelle che richiama quello di altri sfruttati: i migranti di oggi, cioè, provenienti da altre terre così lontane eppure sempre così vicine.

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Giunge alla 18^ edizione il Festival Teatrale di Resistenza che si svolgerà dal 7 al 25 luglio negli spazi esterni di Casa Cervi
, rassegna di teatro civile contemporaneo, ideata e promossa da Istituto Alcide Cervi insieme a Cooperativa Boorea con il sostegno di Proges, con il patrocinio di Istituto per i Beni Culturali della Regione Emilia-Romagna, Comune di Reggio Emilia, Restate 2019, Unione Terra di Mezzo, Comune di Castelnovo di Sotto, Provincia di Reggio Emilia, Comune di Parma, Provincia di Parma, Comune di Casalmaggiore, in collaborazione con I Teatri di Reggio Emilia, Arci, ErmoColle, Associazione Culturale dai CampiRossi, Strada dei Vini e dei Sapori di Scandiano e Canossa.

Il Festival Teatrale di Resistenza, che rappresenta il momento centrale delle iniziative dell’Istituto Alcide Cervi legate al teatro, tese ad innovare la memoria e a sollecitare nuove riflessioni intorno alle questioni che riguardano la società contemporanea stimolandone l’incontro con il pubblico, anche quest’anno porterà in scena 7 compagnie di rilievo nazionale provenienti da tutta Italia individuate sulla base di un Bando di Concorso che ha portato alla selezione di 7 spettacoli di Teatro Civile. 

Casa Cervi rinnova attraverso il Teatro la necessità della memoria e la riflessione sulla Storia più recente, il richiamo alla Resistenza e ai suoi valori, promuovendo nel contempo indagine e attenzione, presa di posizione sulle urgenze del presente, e sulle più importanti questioni che attraversano la vita individuale e collettiva.

Le disuguaglianze sociali, gli anni ’70, le lotte per le conquiste democratiche collettive, i vecchi e i nuovi nazionalismi, la perdita di memoria, il lavoro e le storie di riscatto sociale: questi alcuni dei temi che attraversano gli spettacoli ospiti e che manifestano l’urgenza, forse più degli altri anni, di stimolare attraverso la scena una riflessione profonda in riferimento al nostro presente e una reazione che non può più essere di disimpegnato distacco.

Il Festival Teatrale di Resistenza è un Festival militante.


I SETTE SELEZIONATI DELLA 18° EDIZIONE

FONTAMARA, Teatro Stabile d’Abruzzo/Teatro Lanciavicchio

FIGLI SENZA VOLTO, Compagnia Animanera

DITA DI DAMA, Teatro della Cooperativa e Aparte – Ali per l’arte

NAZIEUROPA, Beppe Casales

RICCARDO PERSO, Ippogrifo Produzioni

VOGLIAMO TUTTO, Compagnia ErosAntEros

ALFONSINA PANCIAVUOTA, Teatrodallarmadio

Festival si svolgerà negli spazi esterni del Museo Cervi
dal 7 al 25 luglio 2019

Orario di inizio spettacoli: ore 21.30.
L’ingresso agli spettacoli è a offerta libera.

In caso di maltempo gli spettacoli si terranno al chiuso.
Durante le serate di spettacolo, Casa Cervi rimane aperta ai visitatori.
Dalle ore 19 alle ore 24 è disponibile il servizio di caffetteria e bar presso il Ristoro di Casa Cervi.

 IL PROGRAMMA 

Ad aprire il Festival domenica 7 luglio – data che coincide con l’Anniversario del Martiri di Reggio Emilia del 7 luglio 1960 – sarà alle ore 19 l’”Oratorio II di Resistenza Democratica”, risultato del laboratorio teatrale, ideato e condotto da Adriano Engelbrecht con cittadini di Brescello, Sorbolo, Parma e Traversetolo, realizzato in collaborazione con il Comune di Brescello e la rassegna Ermo Colle. Saranno gli stessi cittadini a restituire, attraverso voci e suoni, le parole asciutte, penetranti e vivide che lo scrittore Marco Mancassola nel libro “Non saremo confusi per sempre” usa per raccontare la storia di Giuseppe Di Matteo, il bambino sequestrato e ucciso brutalmente dalla mafia più di venti anni fa. Voci autentiche daranno vita ad una riflessione in forma scenica e di lettura per riconsegnare alle parole il loro valore democratico, unico strumento possibile contro qualsiasi tipo di illegalità.

Alle ore 21.30 primo spettacolo in concorso sarà “Fontamara”, adattamento e drammaturgia di Francesco Niccolini, regia di Antonio Silvagni, una coproduzione Teatro Stabile d’Abruzzo/Teatro Lanciavicchio. Cinque attori – Angie Cabrera, Stefania Evandro, Alberto Santucci, Rita Scognamiglio, Giacomo Vallozza – daranno voce a “Fontamara” la prima opera di Ignazio Silone, raccontandola come una “sinfonia di testimonianza”: la storia dei Fontamaresi, di Berardo Viola e di Elvira, delle condizioni di estrema povertà dei cafoni” della valle abruzzese del Fucino, mentre l’ombra incombente del fascismo si sposa con gli interessi dei poteri forti.

Mercoledì 10 luglio alle ore 21.30 la Compagnia Animanera presenta “Figli senza volto” con Natascia Curci, regia di Aldo Cassano, una produzione Animanera/CRT Centro Ricerche Teatrali. Adattamento teatrale del racconto di Ida Farè “Come voi”, lo spettacolo restituisce lo spaccato di una generazione guardata con gli occhi di oggi. Anni ’70 nella periferia di una città del Nord: in un casermone dell’edilizia popolare vive una coppia simile a tante. Ma dietro i gesti e le azioni delle normalità si nascondono due terroristi in clandestinità, alle prese con i sentimenti contrastanti della scelta della lotta a una società fondata sulle disuguaglianze e la dimensione di una vita consumata nell’ombra.

Sabato 13 luglio alle ore 21.30 Teatro della Cooperativa e Aparte Ali per l’arte presentano “Dita di Dama”, con Laura Pozone, adattamento drammaturgico e regia di Laura Pozone e Massimiliano Loizzi. Lo spettacolo è tratto dall’omonimo romanzo di Chiara Ingrao – che sarà presente alla serata – ambientato nell’autunno caldo del 1969 e restituito dalla storia di due amiche che lavorano nella fabbrica Voxon di Roma. Attraverso il loro racconto, che diventa corale, vengono ripercorsi anni centrali delle conquiste democratiche e collettive, dei diritti e della dignità del lavoro, dove forte era il senso di appartenenza collettiva e l’esigenza di lottare per una vita più dignitosa, guardando al futuro con leggerezza, pur non essendo lontani dagli anni di piombo.

Martedi 16 luglio alle ore 21.30 Beppe Casales presenta “Nazieuropa”, uno spettacolo che viaggia su due binari: la parola e le immagini. È allo stesso tempo una lettera a una figlia e un viaggio che parte dalla Germania degli anni ’30 e arriva fino all’Europa di oggi, quella dei confini, del nuovo nazionalismo e del razzismo diffuso. Nel corso del monologo Beppe Casales ci parla del desiderio e della necessità di sottrarsi all’indifferenza, di guardare con gli occhi ben aperti e di chiamare le cose con il loro nome lasciando intuire un’analogia (pericolosa) di quello che succede oggi con quello che in Europa è già successo alla metà del secolo scorso.

Venerdi 19 luglio alle ore 21.30 Ippogrifo Produzioni presenta “Riccardo Perso” con Diego Facciotti e Chiara Mascalzoni, regia di Alberto Rizzi. Realizzato con il patrocinio dell’Associazione Nazionale Alzheimer Italia-sezione di Verona, la pièce si ispira alla vita e alla storia di Riccardo III di York, re inglese del XV secolo, protagonista del dramma omonimo di W.Shakespeare. L’azione si snoda come viaggio emozionante e commovente in diverse epoche, seguendo la storia d’amore fra un uomo e una donna che si trovano ad affrontare, con paura e coraggio, la fragilità della mente umana e le diverse dimensioni della memoria. Una domanda infatti aleggia lungo tutta la rappresentazione: e se Riccardo III avesse l’Alzheimer?

Domenica 21 luglio alle ore 21.30 Compagnia ErosAntEros presentaVogliamo tutto!”, drammaturgia di Agata Tomsic, regia e music design di Davide Sacco, con Agata Tomsic, produzione TPE-Teatro Piemonte Europa, Polo del ‘900, ErosAntEros. “L’immaginazione al potere!”, “Non è che un inizio!”, “La bellezza è per strada!”: questi alcuni degli slogan che hanno invaso le strade delle città studentesche nel ’68, mentre una vera e propria rivoluzione invadeva tutti gli ambiti della società. Una rivoluzione ripercorsa dalla giovane militante in scena che, in abiti contemporanei, vuole trasmettere lo slancio e la dimensione collettiva delle lotte, creando un collegamento fra le testimonianze raccolte dai protagonisti del ‘68 e le interviste ai giovani attivi nei movimenti di oggi.

Martedì 23 luglio alle ore 21.30 il Teatrodallarmadio presenta “Alfonsina Panciavuota” di e con Fabio Marceddu, con la collaborazione drammaturgica di Francesco Niccolini, ideazione scenica e regia di Antonello Murgia. Alfonsina classe 1932, ultima di nove figli, è venduta a soli 10 anni come serva al padrone di una miniera. Diventa così una delle tante pance vuote della Sardegna del II dopoguerra quando ‘i figli si vendevano come bestie’ perché erano troppi. Nonostante gli ingranaggi delle regole sociali e dell’ordine costituito, a cui sembra impossibile ribellarsi, Alfonsina riesce a mettere in atto una parabola di riscatto sociale e di coraggio, tutta al femminile.

La Giuria, presieduta da Maurizio Bercini (regista) e composta da Roberta Biagiarelli (autrice, attrice, regista), Stefano Campani (Boorea), Maddalena Massafra (Fondazione A.Toscanini), Damiano Pignedoli (critico teatrale) – decreterà lo spettacolo vincitore del Premio Museo Cervi – Teatro Memoria (2.000 Euro) e il secondo premio (1.000 Euro). Verrà infine assegnato anche un terzo premio secondo il giudizio del pubblico (Premio del Pubblico – 1.000 Euro).

La Premiazione avverrà il 25 luglio alle ore 22 nell’ambito della Festa della Storica Pastasciutta Antifascista di Casa Cervi (che avrà inizio alle ore 19.30).

INCONTRI

Ogni sera, al termine dello spettacolo, seguirà il ciclo di conversazioni “Degustando il teatro. Voci autorevoli incontrano la compagnia”: conversazioni con il pubblico e gli artisti, approfondimenti degli spettacoli e riflessioni più ampie sul rapporto che intercorre tra la scena del teatro e il paesaggio umano, sociale e politico contemporaneo. A condurre gli incontri saranno: Gabriella Bonini, responsabile Biblioteca Archivio Emilio Sereni, Istituto Cervi, Iefte Manzotti, studioso di storia contemporanea, Roberta Biagiarelli, autrice, regista e attrice, Tullio Masoni, critico cinematografico, Gigi Dall’Aglio, regista, autore, attore, Gemma Bigi, storica, Istoreco Reggio Emilia.

Quest’anno saranno inoltre presentati i due libri: Le figlie dell’epoca. Donne di pace in tempo di guerra” (incontri editrice) di Roberta Biagiarelli, autrice, regista e attrice, e “Antonio Gramsci. IL TEATRO LANCIA BOMBE NEI CERVELLI. Articoli, Critiche, Recensioni 1915-1920” (ed. MIMESIS) a cura di Fabio Francione, critico teatrale, saggista, curatore.

Le serate saranno allietate, come sempre, da degustazioni dei prodotti tipici offerte dalle aziende del territorio, opportunità di intrattenere in modo piacevole l’incontro tra pubblico e artisti.

FUORI FESTIVAL

Il Festival Teatrale di Resistenza da sempre instaura sinergie con realtà del territorio: artisti, rassegne, Comuni. In questo contesto si inseriscono tre appuntamenti fuori concorso.

Con Ermo Colle e con il Comune di Brescello si realizza l’”Oratorio II di Resistenza Democratica” ideato e condotto da Adriano Engelbrecht, che debutta a in Piazza Matteotti a Brescello sabato 29 giugno (ore 21) e che sarà presentato al Festival Teatrale di Resistenza nella serata inaugurale del 7 luglio (ore 19).

Sabato 27 luglio alle ore 21 a Casa Cervi-Biblioteca Emilio Sereni la Compagnia Pietribiasi/Tedeschi presenta “Dal trattore all’archivio” casacervi#memoriedelsuolo con Pierluigi Tedeschi, Katia Capiluppi, regia di Cinzia Pietribiasi, con musiche e canzoni di Rocco Rosignoli, un ponte teatrale e narrativo, ideale e reale, che collegherà Casa Cervi e Biblioteca Sereni, trasformandosi in un viaggio itinerante fra i due luoghi, alla scoperta di nuove connessioni.

Martedì 27 agosto alle ore 21 al Parco della Rocca di Castelnovo Di Sotto sarà presentato lo spettacolo “Terra matta parte prima: questa è la vita bella che ho fatto” narrazione teatrale a cura di Stefano Panzeri, una produzione Compagnia Stefano Panzeri e Teatro del Buratto, che racconta la Sicilia della I guerra e il viaggio nel continente vissuto dal punto di vista di un ‘ultimo’, Vincenzo Rabito, che diventa però protagonista di un passaggio storico nodale.

Il Festival, grazie al contributo di un Gruppo di lavoro composto da esperti, ha costruito nell’arco dell’anno un progetto che si allarga ad altri soggetti e con azioni che disseminano il Festival lungo l’arco dell’anno e contaminando altri ambiti. È il caso del coinvolgimento delle scuole del territorio, per dare voce e spazio di rappresentazione ai lavori che vi si producono e di un progetto di formazione rivolto agli insegnanti per lavorare didatticamente attraverso il teatro.

Prosegue per il terzo anno la rubrica “Sotto la Grande Quercia. Appunti dal Festival, riflessioni, interviste, approfondimenti” a cura di Raffaella Ilari che terrà unite, come in una comunità ideale, le tante voci, suggestioni e spunti che daranno vita al Festival.

CALENDARIO

DOMENICA 7 LUGLIO / INAUGURAZIONE FESTIVAL

ORE 19 ORATORIO II DI RESISTENZA DEMOCRATICA

ORE 21.30 Teatro Stabile d’Abruzzo / Teatro Lanciavicchio FONTAMARA

MERCOLEDÌ 10 LUGLIO ORE 21.30

Compagnia Animanera / CRT Centro Ricerche Teatrali FIGLI SENZA VOLTO

SABATO 13 LUGLIO ORE 21.30
Teatro della Cooperativa e Aparte Ali per l’arte DITA DI DAMA

MARTEDI  16 LUGLIO ORE 21.30
Compagnia Beppe Casales NAZIEUROPA

VENERDI 19 LUGLIO ORE 21.30

Ippogrifo Produzioni RICCARDO PERSO

DOMENICA 21 LUGLIO ORE 21.30
Compagnia ErosAntEros VOGLIAMO TUTTO

MARTEDI 23 LUGLIO ORE 21.30

Teatrodallarmadio ALFONSINA PANCIAVUOTA

GIOVEDI 25 LUGLIO DALLE ORE 19.30
Festa della Storica Pastasciutta Antifascista di Casa Cervi

ore 22.00 PREMIAZIONE

FUORI FESTIVAL

SABATO 29 GIUGNO ORE 21 / BRESCELLO – PIAZZA MATTEOTTI

ORATORIO II DI RESISTENZA DEMOCRATICA

ideazione e conduzione Adriano Engelbrecht

SABATO 27 LUGLIO ORE 21 / NUOVA PRODUZIONE

CASA CERVI – BIBLIOTECA EMILIO SERENI

Compagnia Pietribiasi/Tedeschi DAL TRATTORE ALL’ARCHIVIO casacervi#memoriedelsuolo

MARTEDI 27 AGOSTO ORE 21 / CASTELNOVO DI SOTTO – PARCO ROCCA

Compagnia Stefano Panzeri e Teatro del Buratto

TERRA MATTA PARTE PRIMA: QUESTA E’ LA VITA BELLA CHE HO FATTO 

Per maggiori info:
scarica BANDO – DOMANDA DI PARTECIPAZIONE
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Contatti
Istituto Alcide Cervi
Responsabile del progetto per l’Istituto Cervi: Paola Varesi
0522 678356
paola.varesi@istitutocervi.it

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