LA RESISTENZA DELLE DONNE, 14 novembre 2015

Con un minuto di silenzio per le vittime delle orrende stragi di qualche ora prima, a Parigi, e solamente un giorno prima a Beirut, la Presidente dell’Istituto Alcide Cervi Albertina Soliani e la Consigliera regionale dell’Emilia Romagna Roberta Mori hanno voluto aprire l’incontro a Casa Cervi, dedicato alla memoria delle donne che hanno fatto la storia della libertà in Italia e nel mondo.

Non poteva che iniziare così l’incontro con la partigiana Teresa Vergalli a Casa Cervi nel giorno della commemorazione di Genoeffa Cocconi a 71 anni dalla sua scomparsa. Un richiamo alla tragedia che ha colpito la Francia e con essa la democrazia e un sistema di valori e una pace conquistata duramente dalle donne e dagli uomini di quel tempo. Donne, meglio dire ragazze, come era allora Teresa Vergalli, ospite speciale di Casa Cervi per questa iniziativa dal titolo “La Resistenza delle donne, fra memoria e nuove prospettive di ricerca”.

La memoria di Teresa Vergalli si è intrecciata con la storia di altre biografie di resistenti del territorio di Reggio Emilia e non solo, nel suo ultimo libro “Un cielo pieno di nodi”. Con la testimone–autrice ne hanno parlato Giancarla Codrignani, già deputata alla Camera e storica figura della lotta dei diritti delle donne e dei più deboli, e Gemma Bigi, ricercatrice storica che ha interagito direttamente con l’ospite in un dialogo tra generazioni assai suggestivo.

La giornata è stata presieduta e coordinata da Roberta Mori – rappresentante dell’Assemblea regionale nel comitato Soci dell’Istituto Cervi -, che ha messo in rilievo il ruolo delle donne per il cambiamento, i diritti sociali e il dialogo tra culture. Nel suo intervento introduttivo la Presidente dell’Istituto Cervi, Albertina Soliani, si è ricollegata non solo alla dolente attualità degli attacchi terroristici, ma anche alla cornice di senso che oggi la storia delle donne può dare alla prospettiva morale del Paese, e della memoria in quanto tale. “Donne come Genoeffa Cocconi e Teresa Vergalli ieri, o Aung San Suu Kyi oggi, sono la speranza e il coraggio di cui abbiamo bisogno per affrontare le terribili sfide del nostro tempo.”

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