Descrizione
A cura di Viella Editrice
Pubblicazione: Dicembre 2024
Semplici coltivatori della terra – prima mezzadri, poi affittuari – i Cervi sono entrati a pieno titolo nel pantheon dei martiri per la libertà e la democrazia. A loro sono dedicate vie, scuole e istituti di ogni genere.
Il cinquantesimo compleanno dell’Istituto intitolato ad Alcide Cervi – abbinato al centenario della marcia su Roma – è stato l’occasione per confrontarsi con interrogativi di bruciante attualità: a che punto sono i giudizi storici su fascismo e antifascismo? quali gli sviluppi della memoria pubblica? quali le modalità della costruzione del “mito” della famiglia Cervi?
Questo libro cerca altresì di tracciare un primo bilancio delle iniziative attuate nel corso del 2022, soffermandosi pure sul ruolo complessivamente svolto dagli istituti storici e dallo stesso Istituto Alcide Cervi nel corso dei decenni.
Questo volume, prima pubblicazione della Collana realizzata in collaborazione con Viella Editrice, intende offrire alcuni contributi originali o, per usare le parole di Emilio Sereni, l’autore della Storia del paesaggio agrario italiano, dei «limitati sondaggi», per suggerire nuove ricerche, ispirate anche dalle nuove sensibilità del nostro tempo.
Contributi di Giulia Albanese, Laura Artioli, Mirco Carrattieri, Luciano Casali, Filippo Focardi, Guido Formigoni, Dianella Gagliani, Santo Peli, Andrea Rapini, Toni Rovatti, Alessandro Santagata, Giorgio Vecchio.
Giorgio Vecchio, già ordinario di Storia contemporanea all’Università di Parma, è presidente del comitato scientifico dell’Istituto Alcide Cervi. Con Viella ha pubblicato Il soffio dello Spirito. Cattolici nelle Resistenze europee (2022) e Fratelli Cervi. La storia e la memoria (2024, con T. Rovatti e A. Santagata). Ha anche curato, con G. Gotti, il volume Il paesaggio violentato (2020).