QUESTO 25 APRILE

E’ più vero del solito. Perché la memoria di quel giorno radioso irrompe nei giorni oscuri del nostro tempo, e li giudica.

Il 25 aprile guarda in faccia il vento della paura che oggi percorre ‘Europa e il mondo e diffonde razzismo, antisemitismo, pregiudizi, respingimenti, chiusure, guerre.

Questo 25 aprile smaschera la nostra indifferenza, ci chiama in causa. Questo 25 aprile è il giudizio dei partigiani, dei caduti, dei martiri su ciò che siamo diventati, sulla nostra sfiducia nel futuro, sulla fragilità della nostra democrazia, sulla miseria della nostra politica. Questo 25 aprile guarda l’Europa frantumata mentre i resistenti a Ventotene l’avevano sognata unita.

E’ una potente domanda morale a tutti noi, questo 25 aprile. Chi siete? Da che parte state? Non vedete il baratro di nuovo davanti a voi? Che cosa pensate di fare? Qual è la qualità del vostro antifascismo.

Questo 25 aprile, ci dice, più che mai, il DNA della Repubblica. Chi lo mette in dubbio, senza vergogna, ci troverà di nuovo Resistenti.

E’ di fronte a noi un mondo in fiamme. La memoria di quel 25 aprile ci insegue. Nasceva, allora, il sogno di un mondo di pace, unito dopo tante sofferenze. Nascevano le Costituzioni, per la libertà e l’uguaglianza, per la democrazia, perché nascevano popoli nuovi. Settantaquattro anni dopo dobbiamo prenderci cura della convivenza, nel rispetto del dialogo, della non violenza, del lavoro, dei valori universali. Dobbiamo di nuovo diventare un popolo. Sembrano passati in minoranza gli ideali che la Resistenza conquistò a carissimo prezzo.

Chi alzerà la bandiera di questo 25 aprile? Soprattutto il popolo, con la sua consapevolezza, con la sua responsabilità.

A Casa Cervi il protagonista del 25 aprile sarà semplicemente il popolo, e il suo futuro. Sul palco non ci saranno esponenti del governo nazionale, nessuno lo ha chiesto. Ci saranno i rappresentanti delle nostre comunità: la Regione Emilia Romagna, la Provincia di Reggio Emilia, i Comuni di Gattatico e Campegine. Ci saranno la giovanissima Valentina Piro Vincitrice del Premio Dossetti per la Pace, i ragazzi del Fridays for Future di Milano e Reggio Emilia Alessandro Silvello, Miriam Martinelli e Cristian Colubriale. Ci sarà un partigiano per tutti, Giglio Mazzi. E poi ci sarà la musica, che unisce anche più delle parole.

Un 25 aprile a Casa Cervi aperto sul mondo. Abbiamo vissuto in queste ore un’eco delle difficoltà e delle controversie che nascono dai conflitti, come in Ucraina. Noi siamo un luogo di conoscenza, dei conflitti e delle resistenze, e continueremo a cercare e a capire. Siamo innanzitutto un luogo antifascista. Saremo accanto a tutti gli antifascisti del mondo.

A Casa Cervi si apre domani la Biblioteca per ragazzi il Mappamondo. Come i Cervi portavano in giro la biblioteca popolare, e su un trattore il globo, così i libri per ragazzi di tutto il mondo parleranno ai nostri giovani. In tutte le lingue. Perché siano costruttori di ponti.
Sia, questo 25 aprile, il giorno dell’Unità di tutti gli antifascisti, come allora: diversi per idee culturali e politiche, uguali nella scelta della libertà e della democrazia. Uniti, e vincenti.

I Fratelli Cervi non c’erano, in quel 25 aprile di 74 anni fa. Ma vivevano. Ci sono ancora oggi, con noi.

Buon 25 aprile, a tutti, con il cuore e con la testa.

Albertina Soliani – Presidente Istituto Alcide Cervi

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