Consiglio Nazionale Istituto Cervi > 16 dicembre

Gattatico, 16 dicembre 2016

“La morte dei fratelli Cervi – e di tutti gli altri – è un patrimonio immenso che parla ai secoli futuri, ci dice come si vive davanti alle sfide, come si trasmette alle nuove generazioni, come si conserva, come si continua a fare ricerca, ma soprattutto è la forza del patrimonio morale, quella che ci spinge a chiederci come si può essere cittadini oggi all’altezza del compito.”
Albertina Soliani, Presidente Istituto Alcide Cervi

Si insedia per la prima volta il Consiglio Nazionale dell’Istituto Alcide Cervi, nuovo organismo che, in piena attuazione del nuovo Statuto (approvato nel maggio di quest’anno), raccoglie l’eredità del Comitato Soci, ampliando ulteriormente il rapporto del Cervi con la base sociale e affiancando il CdA con rappresentanti di enti che, pur non essendo soci dell’Istituto, mantengono un rapporto strutturale ed istituzionale con esso.

Il Consiglio nazionale è stato nominato dall’Assemblea ordinaria dei Soci lo scorso 22 novembre e vede al suo interno 31 componenti tra cui grandi città come Torino, Bologna, Palermo, istituzioni come l’Insmli (Istituto Nazionale per la Storia del Movimento di Liberazione in Italia), Libera, rappresentanti del mondo del volontariato, enti di ricerca.

Fiorella Ferrarini, coordinatrice del Consiglio Nazionale, sottolinea in apertura della riunione l’importanza del ruolo di questo nuovo organismo nella vita dell’Istituto, in quanto esso non avrà solamente mansioni di tipo consultivo, ma precisi compiti di indirizzo, verifica e controllo, stabilendo gli orientamenti e le finalità delle molte attività dell’Istituto. Il Consiglio Nazionale è chiamato inoltre a mettere a punto il regolamento dell’Albo speciale degli Associati, altra grande novità introdotta dal nuovo Statuto, che consentirà a soci individuali e provenienti dal mondo del volontariato di entrare a far parte della base sociale dell’Istituto.

La Presidente Albertina Soliani osserva come, già nell’indicazione, il Consiglio Nazionale racconti la complessità dell’Istituto Cervi e ci dica di più: il Cervi ha il compito di rappresentare l’Italia, accanto alle Istituzioni e dentro la società, non solo in ambito territoriale. Questa vocazione è ben leggibile nella compagine sociale dell’Istituto e nella rete di collaborazioni scientifiche in tutto il Paese, ma anche nel Piano delle attività previste per il triennio 2016-2018: a partire dai due ‘polmoni’ dell’Istituto, la memoria e il paesaggio, il messaggio simbolico dei Cervi, così come la lezione di Emilio Sereni, sono un lascito che va ben oltre i legami col territorio, comunque fondamentali. Tutte le attività dell’Istituto, dall’educazione alla cittadinanza alle iniziative di formazione a tutto campo, dalla ricerca scientifica ai laboratori di democrazia, prendono avvio da una consapevolezza civile rinnovata dalla potenza del fondamento di cui Casa Cervi è testimone.

Luca Bosi, Vicepresidente dell’Istituto Cervi, sottolinea come i cambiamenti introdotti dal nuovo Statuto nella direzione di un maggior coinvolgimento e partecipazione non siano affatto scontati. In questo modo, l’Istituto concretizza la volontà di essere molto di più di un luogo museale e monumentale, un centro di attualizzazione dei valori della Resistenza, un luogo che viene frequentato anche da giovani, in cui fare vivere questi valori nella contemporaneità. La Regione, aggiunge Bosi, che ha investito nella Legge sulla memoria, ci dà forza concreta per proseguire in questo percorso.

A questo proposito, Roberta Mori, in rappresentanza della Regione Emilia-Romagna, esprime grande soddisfazione, sia per il percorso che ha portato alla riforma dello Statuto, che per le premesse e per l’approdo di questo percorso. L’insediamento del Consiglio Nazionale e il piano di attività triennale dell’Istituto si inseriscono perfettamente nell’attuale contesto normativo della Regione e costituiscono una piena attuazione della Legge sulla Memoria, grazie alla forte credibilità della progettualità scientifica delle proposte. “A Casa Cervi c’è molta scienza oltre che coscienza”, osserva in conclusione Roberta Mori.

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Il nuovo Consiglio Nazionale e il Comitato Scientifico  dell’Istituto Alcide Cervi:

IL CONSIGLIO NAZIONALE

(nominato dall’Assemblea dei Soci del 22 novembre 2016)

Coordinatore: Ferrarini Fiorella
Aicardi Stefano (Istituto Magistrale “Canossa”)
Bigi Anna (Coop Alleanza 3.0)
Borciani Marco (Comune Fidenza)
Borghi Daniele LIBERA Emilia Romagna
Ceroni Guido (Comune Ravenna)
Cervi Rina (Ass.ne Culturale Dai Campi Rossi)
Dall’Aglio Marzia (SPI – CGIL Reggio Emilia)
Ferraboschi Alberto (Prov. Reggio Emilia – socio fondatore)
Ghezzi Carlo (CGIL Nazionale)
Gilioli Simonetta (Istoreco Reggio Emilia)
Lusetti Ivan (CIR Coop.va Italiana Ristorazione RE)
Mahmoud Marwha MONDINSIEME
Maiola Gianni (Comune Gattatico – socio fondatore)
Manzi Tiziana (Comune Collegno – TO)
Marconi Loris (Comune Castelnovo Sotto)
Melli Dimitri (Comune Pegognaga – MN)
Montermini Aldo (ANPI Parma)
Mori Roberta (Assemblea Legislativa Regione Emilia-Romagna)
Morini Danilo (ALPI – APC)
Nicolini Mauro (FLAI – CGIL Roma)
Orlando Leoluca (Comune Palermi)
Patti Federica (Comune Torino)
Pedroni Gina (Comune Novellara)
Pillati Marilena (Comune BOLOGNA)
Rinaldini Valerio (COMUNE Campegine – socio fondatore)
Rivi Roberta (CIA Roma – socio fondatore)
Salvioli Margherita (CISL)
Silingardi Claudio (INSMLI)
Vecchi Luca (Comune Reggio Emilia)
Zurlini Oreste (Comune Rubiera)

COMITATO SCIENTIFICO 2015-2018

1. Agnoletti Mauro (UNIFI)
2. Bernardi Emanuele (La Sapienza)
3. Bertucelli Lorenzo (UNIMORE)
4. Cardarello Roberta (UNIMORE)
5. Carrattieri Mirco (UNIMORE)
6. Casali Luciano (UNIBO)
7. De Giorgi Fulvio (UNIMORE)
8. Emmanuelli Monica (IFSML – Udine)
9. Gagliani Dianella (UNIBO)
10. Ganapini Luigi (UNIBO)
11. Guerra Michele (UNIPR)
12. Mantegazza Raffaele (UNIMI Bicocca)
13. Pazzagli Rossano (UNIMOL)
14. Pedroli Bas (Olanda – Università Wageningen)
15. Ronchi Bruno (UNITUS)
16. Rovatti Toni (UNIBO)
17. Scurati Antonio (IULM)
18. Sereni Anna (UNIKORE)
19. Tosco Carlo (POLITO)
20. Vecchio Giorgio (UNIPR)

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